venerdì 31 ottobre 2008

Il malessere stagna e Geretto rischia

Il malessere stagna. E il Monopoli si confonde pure a Noicattaro. Reggendo il pareggio per un po’: ma finendo per arrendersi. L’accusa più esplicita rivolta alla squadra è quella di essersi sottomessa troppo presto all’ineluttabilità degli eventi. Di aver allentato la presione prima del tempo. A fronte di una prima parte della gara neppure eccessivamente negativa. E di qualche opportunità (sprecata) di rientrare nelle coordinate della partita. Ma non è una novità: Pugliese e soci si esprimono, nel migliore dei casi, per quarantacinque minuti. E, comunque, mai con continuità. I limiti strutturali, peraltro, soni noti: inutile, allora, sottolinearli. E inutile è anche dolersene troppo: sino a gennaio, sarà impossibile attrezzarsi meglio. La società lo sa bene e lo ha ribadito in queste ore: minacciando velatamente, nel contempo, il tecnico. Che, adesso, rischia l’esonero. E che, intanto, non potrà neppure inventarsi troppo: anche perché ugualmente consapevole dei problemi. Ai quali, sin qui, non ha potuto efficacemente fronteggiare. Geretto, però, sbaglia a ipervalutare – ogni domenica – la prestazione del Monopoli: parlando di una squadra padrona del campo. E ingiustamente penalizzata. Nascondere la verità è antiestetico e anche ingiusto. Anche nei suoi stessi confronti: soprattutto ora. In un momento in cui potrebbe pagare: per tutto e per tutti.