giovedì 16 ottobre 2008

Il Brindisi ragiona da capolista

Meglio di quanto ipotizzato. O creduto. Il Brindisi, a Nocera, pratica il suo calcio senza lasciarsi disturbare dalle condizioni ambientali, dalla rabbia dell’avversario e dai dubbi che potrebbero sorgere lungo il cammino. Il Brindisi capolista gioca e ragiona da capolista. Con autorità. Con lucida freddezza, con sicurezza. Debolezze psicologiche della Nocerina a parte. Sembra un collettivo adulto, quello di Silva. Nell’atteggiamento mentale, ancora prima che tatticamente. Fornendo quelle garanzie che la bontà tecnica dell’organico, da sola, non potrà mai assicurare. Non chiude il match quando potrebbe sbarrare per sempre la speranza ai campani. Ma resiste senza tremare, sino in fondo. E gestisce il vantaggio acquisito: segno di un equilibrio afffidabile e conseguenza diretta di una commistione felice tra le virtù dei suoi singoli più acclamati e la pregiata manovalanza di gente come Lenti, mediano alla definitiva consacrazione che comincia a caricarsi un po’ di responsabilità. Il ragazzo di Grottaglie, che da Grottaglie è passato e che, forse troppo frettolosamente, dal Grottaglie è stato congedato un paio di campionati addietro, oggi è l’immagfine di questo Brindisi ricco, ma anche completo. Accattivante nel roster, ma anche robusto. Di questo Brindisi che viaggia spedito. Di questo Brindisi che non ha più paura.