giovedì 30 ottobre 2008

Due nomi ritrovati. Per sempre?

Forse, al Noicattaro, difettava anche la fiducia. E la vittoria sul Cosenza è servita innanzi tutto a iniettargliela. Comunque, il collettivo di Sciannimanico, nelle ultimissime settimane, si è un po’ quadrato. Il derby (vinto) sul Monopoli supporta la tesi e rilancia le ambizioni di salvezza di una squadra apparsa più serena e più sicura. E, al di là di tutto, depositaria di un calcio più fluido, ovvero più continuo. La strada che porta all’obiettivo unico, dunque, è ancora impervia, ma anche più breve. Ancorchè contrassegnata da un paio di novità. La prima è la ritrovata perizia balistica di Rana, un attaccante che deve cancellare qualche stagione oscura e anche un approccio arruggino a questo campionato: e, per questo, già spesso stuzzicato dalla propria tifoseria. La seconda è la mobilità riacquisita da un guerriero antico come Deflorio, uno che deve affronatare i postumi di troppi acciacchi e le insidie del tempo che avanza. Un derby, però, fa statistica, ma non la storia. Il problema (da risolvere) è capire se certi segnali sono temporanei, intermittenti o definitivi. Se, cioè, Rana e Deflorio potranno assicurare un trend di rendimento sufficientemente affidabile sino alla fine. Parliamo di gente contrattualizzata per segnare, non di gregari qualunque. E il discorso è assolutamente fondamentale.