lunedì 15 dicembre 2008

Bitonto, il mestiere necessario

L’erba bagnata è alleato leale. Ma il Bitonto di Grottaglie si cautela senza affanni, riuscendo anche ad occupare per tempi sufficientemente lunghi la metà campo jonica. E, comunque, limitando le argomentazioni avversarie, con mestiere e risolutezza. Anzi, finendo con il maledire quel penalty scagliato sulla traversa da Infantino, nel corso della seconda parte della gara. Ovvero l’occasione più vera (da una parte e dall’altra) di un match un po’ bloccato e privato di qualsiasi delicatezza tecnica. Dove conta il sugo del risultato e dove la ricerca dello score condiziona e, chiaramente, avvilisce lo spettacolo. Nel grigio meteorologico, uno degli scontri tradizionalmente più animosi della quinta serie scivola a fatica, è vero: Ma, in definitiva, promuove il collettivo guidato da Ruisi, sempre spigoloso e pratico, essenziale e poco estetico. Proprio quello che serve per ottenere l’obiettivo. Che, a questo Bitonto, non dovrebbe sfuggire. Anzi, confermiamo le prime impressioni rischiate agli albori del torneo: senza dimenticare i cali di tensioni, che pure fanno parte del copione. E puntiamo nuovamente sulla quantità sgraziata di Caccavale e soci.