martedì 9 dicembre 2008

Il Gallipoli rassicura se stesso

I problemi del Taranto da una parte. E un Gallipoli pratico e solido dall’altra. Il derby dello Iacovone promuove l’entusiamo e l’esigenza di confermarsi della gente di Giannini. Inutile nascondersi: l’ambiente, al di là del logico ottimismo, non sottovalutava lo spessore dell’impegno e la pericolosità di un confronto diventato peraltro (e pure troppo presto) impari. Né nascondeva a se stesso una certa apprensione: anche perché conservare la vetta significava soprattutto uscire dall’equivoco della tenuta della squadra fuori di casa. Gallipoli accorto e intenso, allora. Niente affatto effervescente e fantasioso. Ma premiato: perché approfitta delle situazioni, riuscendo a penetrare nelle difficoltà dell’avversario. E perché sa interpretare tatticamente gli sviluppi del match. Qualità che, in determinate situazioni, contano di più della giocata esteticamente preziosa e delle folate che disarmano o abbattono il nemico. Ecco, dal Gallipoli attendevamo innanzi tutto questo tipo di risposta. Perché la giocata scaturirà puntualmente sul sintetico di casa, dove il campo e il tifo amico riescono a sospingere. E dove l’esuberanza tecnica della squadra troverà sempre spazio e circostanze favorevoli. Questa volta, invece, volevamo conoscere la robustezza del collettivo. E il Gallipoli ha rassicurato la piazza e, prima di tutto, se stesso.