venerdì 10 settembre 2010

Nardò, partenza lenta

«Mi assumo ogni responsabilità. E sono pronto a rivedere qualcosa»: Enzo Maiuri non si nasconde e affronta le prime critiche. Il suo Nardò, nelle prime due uscite stagionali, si riassume in un solo punto conquistato (in casa, all’esordio) e in un calcio impalpabile nei momenti che contano. La tifoseria, già nel corso del derby (perso) di Altamura, ha contestato. E le indicazioni arrivate dal campo già zittiscono qualche speranza cullata in estate. Perché, è chiaro, il club punta ad un campionato importante. E a una collocazione finale di prestigio. Invece, sul campo della Foris Murgia, la squadra perde progressivamente spessore e convinzione. Comincia discretamente bene, ma si affloscia alle prime difficoltà. E, particolare ancora più importante, reagisce con ritardo, a risultato ormai compromesso. Dimenticando di lottare su ogni pallone. «Ci è mancata la cattiveria sotto porta», aggiunge il tecnico. Ma non solo sotto porta, aggiungeremmo. Il Nardò, così com’è, è ancora tenero. E, sotto alcuni aspetti, ricorda il Grottaglie dello scorso campionato, quello diretto proprio da Maiuri. Uno che, da giocatore, ha edificato la propria carriera anche e soprattutto sulla grinta. Stranezze del pallone.