martedì 7 settembre 2010

Ostuni, un'avventura che è una sfida

La ricostruzione del calcio ad Ostuni è una manovra lenta. E i lavori in corso sembrano interminabili. Perché le soluzioni ipotetiche appaiono tutte economicamente dolorose: dunque, al di fuori delle possibilità oggettiva. Dei vecchi e dei nuovi gestori.. E, comunque, la soluzione meno dolorosa resta un’avventura avvolta di incognite. A campionato cominciato (sconfitta, peraltro onerevole, sul campo di casa di fronte all’attrezzatissimo Casarano: i ragazzi diretti da Maurizio Protopapa resistono con fierezza), la squadra è un impasto di giovani, buona volontà e orgoglio. Lo stesso Protopapa, collocato temporaneamente in panchina in attesa degli eventi, è già stato rimpiazzato (ieri) dal nuovo titolare del ruolo, Vittorio Insanguine da Monopoli, personaggio con un passato anche importante di giocatore, ma esordiente in qualità di tecnico (Mino Francioso, precedentemente, aveva rifiutato l’incarico e Bacci, contattato dalla dirigenza uscente, è stato pregato di sprassedere). E, infine, la stessa società, appena subentrata al vecchio gruppo di comando, sta entrando nell’ingranaggio di una realtà complessa. Cioè, al di là dei primi (confortanti) segnali, la strada verso la normalità è ancora lunga. E il lavoro da sbrigare assai impegnativo. Di fronte a due nemici ormai dichiarati: il tempo e il budget di spesa stabilito (e particolarmente limitato). L’avventura è soprattutto una sfida.