lunedì 4 ottobre 2010

Grottaglie, successo tra i dubbi

Prove tecniche di riequilibratura. In coda a tre sconfitte (l’ultima, bruciante, a Francavilla sul Sinni, maturata negli ultimi sette minuti, a vantaggio quasi archiviato), il Grottaglie riconosce la convenienza del successo regolando a casa propria la Fortis Murgia di Squicciarini. Ma la strada non è affatto sgombra dai dubbi. Perché difendere il risultato con due uomini in più, nell’ultimo quarto d’ora, si può e si deve. Invece, la sofferenza si amplia, si moltiplica. Laghezza deve salvare la propria porta almeno due volte, tra gli affanni ingombranti e le paure asfissianti. La gestione del due a uno e, quindi, dell’ultima parte della gara è onestamente difettosa. E non promuove completamente una squadra che continua a convivere con le sue amnesie, con le proprie insicurezze. Il derby, però, abbellisce la classifica ed evita un crollo psicologico, consegnando a Franco Danza altro tempo per regolare i meccanismi del collettivo. E per cercare la soluzione al più impegnativo dei problemi: la lenta acquisizione di una maturità. Un po’ il leit motiv degli ultimi tre campionati dell’Ars et Labor. Che va al di là del nome e del cognome e della guida tecnica. E che scopre il nervo scoperto, sempre lo stesso: l’assenza dell’uomo in grado di prendere per mano la squadra, di accompagnarla sul sentiero più sicuro. E senza del quale il campionato del Grottaglie rischia di diventare un percorso denso di ostacoli.