lunedì 10 gennaio 2011

Bari, l'ombra di Colomba

Okaka non sa ripetere l’acuto del derby, l’avversario viaggia sull’onda dell’entusiasmo, il ciclo delle indisposizioni riprende, qualche big recentemente riassorbito dallo scacchiere fallisce la prova, Andrea Masiello è richiamato in fretta dalla convalescenza e passa direttamente dal letto al campo: tutti particolari che scrivono lo score dell’ultimo match del Bari. E che riaprono ufficialmente lo stato di crisi, appena tre giorni dopo la schiarita di Lecce. Il Bologna ringrazia e passa: due a zero e quota salvezza più vicina. C’è involuzione, nella prestazione della squadra di Ventura, certo: da mettere in conto, tuttavia. Perché qui nessuno sperava di aver risolto la situazione con il successo di mercoledì scorso. E poi il percorso verso la normalizzazione deve necessariamente passare attraverso momenti di bassa pressione: recuperare forma e contorni antichi è questione di metodo, quindi anche di riappropriazione di un’identità precisa. Che continuerà a difettare: almeno sino a quando l’elenco dei disponibili non si ricompatterà e i protagonisti non riacquisiranno il pieno possesso delle proprie condizioni fisiche. Qualcuno, ovvio, obietterà: le settimane passano e il tempo condanna. Confidando, magari, sulle indiscrizioni. Una di queste, per esempio, vede Colomba nel ruolo di nuova guida tecnica. Anche se il trainer maremmano ha già smentito qualsiasi contatto con Matarrese. Ventura, cioè, si appresta a vivere nuovi giorni duri, anche sotto il profilo personale. Comunque vada, però, non è detto che il cambio di panchina, con questi presupposti, sia la migliore risoluzione possibile. E neppure la più logica, sotto certi aspetti: perché, di fatto, vanificherebbe tutto il tempo perso ad attendere (con Ventura) il recupero degli indisponibili e, dunque, il ricompattamento dell’organico. In spiccioli, due mesi e l’intera sosta invernale: quando un eventuale avvicendamento avrebbe potuto attirare effetti più concreti.