lunedì 31 gennaio 2011

Trani, ecco il nuovo corso

Rivoluzione, talvolta, significa azzeramento di certe ambizioni. Soprattutto se comanda il portafoglio, piuttosto che la volontà. E la rivoluzione di metà stagione preoccupava molto il Trani: lasciato da Ninì Flora in zona playoff, ma destinato a sudarsi la salvezza. Via quasi tutti i titolari: dirottati a Fasano o altrove. E dentro il nuovo progetto qualche superstite (Turitto, Vittorio, Chiapparino), un po’ di esperienza (Rufini, Loseto, Rizzi, Cilli, Radicchio), un po’ di gioventù (D’Arcante e altri) e qualche indigeno (Terrone e lo stesso Lanotte, che è barlettano). Tutti sotto la guida di Giacomo Pettinicchio, coach costretto a reinventarsi modulo, copione e credibilità. Nel segno del contenimento dei costi di gestione. E di una ripartenza affaticata, va detto. Quella classifica che si sgonfia, poi, ingigantisce le ansie e sgonfia il morale. Il giorno più difficile, però, sta arrivando. E’ domenica, l’ultima domenica. Ieri. A Trani scende l’Angri, quart’ultima forza del girone. Che, in trentacinque minuti, sembra chiudere il match: zero a due, firmato Incoronato. A quattro giri di lancette dal novantesimo, peraltro, non è cambiato tanto: Terrone, nel frattempo, ha solo dimezzato lo svantaggio, null’altro. Ma l’impresa è ancora possibile: ancora Tenzone e Lanotte ribaltano il risultato. Il successo arriva in pieno recupero. In tempo, tuttavia, per riappropriarsi di un’identità. Per riannodare il discorso interrotto con il torneo. Parole di circostanza a parte (carattere, attributi), il segnale arriva. Ed è confortante. Tante volte, è il cattivo umore a minacciare il gruppo. E sono proprio certe occasioni a riavvicinare idealmente squadra e tifoseria. La sofferenza non è finita (sabato, per esempio, si anticipa a Nardò), ma adesso la Fortis sa di poter contare anche su se stessa. Su un organico ricostruito con risorse limitate, ma disposto a battagliare. E su un allenatore che sa come rispettare le esigenze, che sa governare situazioni come queste. Il nuovo corso sembra cominciato. Ora per davvero.