sabato 29 gennaio 2011

Barletta, un mese perso

Accadde a Noicattaro, l’anno scorso. L’esonero di Carella arrivò contemporaneamente alla rivisitazione dell’organico, giusto a metà stagione, quando il mercato ripare. Che, per la cronaca, non servì a catturare la salvezza. E succede molto spesso, qua e là. Questa volta, invece, tocca a Sciannimanico: il tecnico del Barletta, in piena campagna di rafforzamento, paga lo scivolone interno contro la capolista Nocerina. La squadra, riveduta e corretta, è meno brillante di quello che immaginasse. E, complessivamente, morbida. Gli innesti, appena arrivati, non incidono troppo. Come è vero che l’integrazione non è un meccanismo automatico. Ma un processo che richiede un attimo di tempo. Viene da pensare persino che l’esautoramento del coach sia stato deciso preventivamente. E che l’ultima sconftta sia un pretesto: valido, ma pur sempre un pretesto. Probabilmente, certo, ci sbaglieremo. Ma non capiamo l’esonero, a metà gennaio. Un mese prima, con la sosta lunga a disposizione, avrebbe avuto un altro sapore. E un’altra consistenza. Non è solo una questione di forma, ma di sostanza.