domenica 28 settembre 2008

Brilla il Bari di Gillet

La vittoria di Ascoli trascina il Bari nel club di quelli che ambiscono. Ed è una vittoria che vale, anche e soprattutto sotto il profilo psicologico. E, se la squadra di Conte ha veramente capito il senso del suo campionato e la sua collocazione nella storia del torneo, può solo avvantaggiarsene, da qui in poi. Nel frattempo, abbiamo realizzato l'esatto peso specifico di un portiere come Gillet nell'economia di una formazione che dovrà sudarsi ogni punto e giocarsi ogni minuto di gioco. Di una formazione che deve necessariamente viaggiare sulla scia di quelle più attrezzate e, probabilmente, delle outsider sbocciate più o meno improvvisamente. Di una formazione, infine, che sta apprendendo a lottare e ad assorbire il dna del suo nocchiero. Che non possiede firme di grandissimo livello, ma giocatori importanti. Come Barreto. O come, appunto, Gillet. L'unico, forse, a cui il Bari non può rinunciare. E che neppure Conte, uno che non guarda al pedigrée e neppure al passato personale di ciascuno, potrà pensare di accantonare. Neanche per un po'.