venerdì 5 settembre 2008

Manfredonia, avvio felice

La prima tappa del cammino è confortante. Anche e soprattutto nel risultato. E la gioventù del Manfredonia sembra aver capito la strada. Fidarsi è una buona idea, ma diffidare è ancora meglio. Limitiamoci, dunque, ad annotare i progressi della squadra di D'Arrigo e a condividere le eventuali conferme che il campo vorrà affidarci. Il ricordo dello scorso campionato - quando i sipontini avevano cominciato a misurare la C1 per poi crollare alle prime avversità - è sempre vivo. E ammonisce. Ora come allora, del resto, il Manfredonia è una mistura di forze fresche: oltre tutto, assemblate un po' in fretta, a ridosso della competizione, sùbito dopo il verdetto della delusione, quella del mancato ripescaggio. Il derby di Andria (vinto domenica passata) potrebbe perciò significare poco. Ma può significare qualcosa in un'atmosfera di continuità. Anche perchè l'entusiasmo, da solo, non sempre può assistere. Però, nel frattempo, è giusto che si dica che il club persegue in quel progetto morigerato che ci siamo sentiti di condividere, malgrado l'impopolarità della retrocessione sofferta a maggio. Che un anno ammaccato, nonostante tutto, non è passato invano. E che insistere, talvolta, non è necesssariamente autolesionistico. Questo, al Manfredonia, lo dovevamo.