mercoledì 3 settembre 2008

L'esordio agrodolce del Bari

Quantità e anche discreta qualità. Ma penetrazione insufficiente, per quanto ideato: il primo Bari del campionato deve accontentarsi di un punto che non soddisfa e che, invece, solleva il morale della Triestina di Maran. Il posticipo del lunedì, certo, racconta di una squadra, quella di Conte, che si organizza, si attrezza, pensa, imbastisce. Molto più di quanto, sull'Adriatico, la gente era abituata a osservare, negli ultimi anni. Potrebbe bastare questo, per sorridere. Ma l'ambiente comincia a ospitare languori. E dodicimila persone sugli spalti significano pure qualcosa. E, allora, certe sensazioni del calcio d'agosto sembrano esatte, oggi: mancherebbe un finalizzatore di acclarate virtù balistiche. Perchè Barreto, nonostante la sua voglia e la sua verve, non è un artigliere potentissimo: ma una seconda punta, seppure di gran pregio. E Volpato, al di là del primo sigillo stagionale, deve dimenticare gli affanni recenti e immagazzinare esperienza. Senza contare che Cavalli, per un po', è out. La chiusura del mercato, intanto, ha regalato un altro attaccante, Colombo. Perchè il Bari non possa pentirsi di non aver osato.