mercoledì 24 settembre 2008

Il tempo delle elezioni

La Federcalcio di Puglia guarda a novembre. Il mandato conferito a Vito Tisci sta scadendo: e si avvicinano le elezioni. Il presidente uscente, è ovvio, si ricandida. Sulla strada, intanto, si agita la concorrenza di Manlio Incardona, ex numero uno del settore giovanile regionale che propone il concetto di discontinuità. Tisci, tuttavia, dovrebbe poter contare su una base di consensi abbastanza ampia. Consensi che sgorgano, probabilmente, dallo svecchiamento (di certe politiche sportive) operato in questi quattro anni e dalla corsa al rinnovamento già cominciata ed avviata con decisione. Che è un rinnovamento di immagine, innanzi tutto. Ma non solo: per esempio, oggi, i rapporti tra il Palazzo e le società sono più stretti, meno ingessati, meno protocollari. Tisci gira per i campi, ogni domenica: e l'impegno viene apprezzato. Il Comitato appare più vicino ai protagonisti, ai dirigenti: e questo è un dettaglio da non sottovalutare. Che costa, certo: qualche contestazione, anche intensa, vissuta in diretta, in tribuna. Anche la comunicazione tra la Federcalcio e il resto del mondo è migliorata: al di là del supporto (abbastanza recente) della tecnologia. E poi Tisci si vanta (giustamente) di aver rispettato tutti i punti del programma proposto prima di essere eletto in luogo di Biscozzi: apertura (imminente) dei nuovi uffici regionali compresa. Anche questo conta. Diranno: il calcio di Puglia necessita pure di altro. Ma il primo mattone della costruzione è stato posto. E, adesso, occorre consolidarla. Anzi, modellarla. Al di là del nome del prossimo presidente. Con la progettualità, innanzi tutto.