sabato 6 settembre 2008

Maiorino, scorciatoia verso il futuro

Anche il talento deve crescere. E Pasquale avrà pensato che è giusto crescere il proprio lontano da casa, dove c'è spazio autentico e poche barriere geopolitiche. Dove il calcio è più a misura dei giovani: di quelli più interessanti, almeno. E più a misura del talento. Pasquale Maiorino, a Francavilla, in Eccellenza, è maturato e si è assicurato l'attenzione delle cronache, proprio nella passata stagione. Poi, il ragazzo è tornato a Taranto, dove è nato e dove ha cominciato ad applicare la sua tecnica sulla palla. E' tornato per una settimana, giorno più o giorno meno. La prima settimana del ritiro precampionato, a rimorchio della gente affidata a Dellisanti. Eclissandosi, però, sùbito dopo. Svanendo: nel senso letterale del termine. Ma ricomparendo in queste ore: solo per far sapere che, adesso, irrobustirà lo scacchiere dello Chaux de Fondes, serie B svizzera. Un club che, in quanto appartenente a federazione estera, nulla dovrà al Taranto, economicamente parlando. Nemmeno sotto forma di indennizzo. E' la via più breve e più comoda per aggirare le norme italiane e per svincolare i giovani più intriganti come Maiorino. Che, a gennaio -si dice - tornerà in Italia: a Vicenza, in B. Senza comportare nessuna spesa al clan berico. E preparando l'avventura nel calcio dei grandi: che dovrà sfruttare. Calcio dei grandi dove sarebbe potuto approdare anche passando per il Taranto. Oppure no: perchè conosciamo la radicata idiosincrasia, sui due Mari, a valorizzare gli emergenti indigeni. Che, poi, è un'idiosincrasia congenita, cromosomica. Al di là delle gestioni tecniche e di quelle societarie. Che potremmo definire, altrimenti, mancanza di coraggio. E scarsa lungimiranza. Proprio per questo, la scelta di Maiorino è la migliore possibile. proprio per questo, dal suo punto di vista, è la scelta più giudiziosa. Anche per questo, il fatto costituisce l'ennesima sconfitta del calcio di casa nostra. E, soprattutto, di Taranto e del Taranto, un club alla perenne ricerca di un'identità, di un progetto definito e futuribile. Anche per questo, è una storia da raccontare. In attesa che Maiorino, un giorno, ci racconti com'è andata. Per il momento, auguri.