mercoledì 10 marzo 2010

Playoff, c'è pure il Barletta

Il Catanzaro? No, meglio il Barletta. La capolista? No, meglio chi insegue. E chi, all’improvvviso, ha trovato appetito e maniere giuste. Cioè, la continuità. E un balcone con vista sui playoff. La gente di Sciannimanico vince (con merito) il match teoricamente più difficile e si ritrova più avanti di quanto si potesse pensare. Anche perché, contemporaneamente, si fermano il Brindisi, il Siracusa e il Gela. Scriviamolo, malgrado proprio da queste stesse colonne penetrava una certa diffidenza, pochi giorni addietro: adesso, Carozza e soci sono in piena corsa per un posto nella griglia finale degli spareggi per la promozione. Se non altro, perché l’entusiasmo può generare nuovo entusiasmo. O perché lo scacchhiere potrebbe aver raggiunto la quadratura definitiva. Sia chiaro: pensiamo ancora che il Barletta non sia più dotato delle concorrenti. Che, anzi, strutturalmente, offrono maggiori garanzie. E immaginiamo che lo pensi anche l’allenatore: esattamente come uno o due mesi fa. Ma è pure innegabile che, in quarta serie, nulla è scontato e che, ormai, sarebbe vile sottrarsi alla lotta. Ben sapendo che il risveglio potrebbe disegnarsi amaro. E che una eventuale delusione, a queste latitudini, potrebbe nuocere, ovvero complicare il percorso del programma societario, che punta ad una lievitazione naturale del progetto. La classifica, comunque, dice alcune cose e a queste cose occorre rapportarsi, in questo momento. Un momento in cui certe voci circolate nei giorni precedenti l’ultimo match hanno giustamente indispettito il vertice del club. Ma il temuto accordo con il gemellato Catanzaro, evidentemente, non c’è stato. Dalle polveri delle polemiche sotterranee, allora, resta il biscotto esibito dal presidente Sfrecola davanti alle telecamere, a partita conclusa. Un gesto ironico che scaturisce da un’amarezza mal contenuta e che, però, potrebbe contribuire a cementare un rapporto: quello tra una tifoseria esigente e una società che sta lavorando in profondità, con slancio e intelligenza. Quel rapporto che potrebbe diventare l’elemento in più da sfruttare nel rush finale. Proprio perchè, a questo punto, provare non costa niente.