giovedì 14 maggio 2009

E il Foggia si scopre favorito

Ecco che significa presidiare gli spazi della classifica. Ruotare attorno all’obiettivo: pur senza ricoprire il ruolo principale. Limitandosi, magari, a circumnavigare le posizioni che gratificano. In questo caso, il quartiere playoff. Ecco cosa vuol dire gestirsi e amministrare il traffico. Senza amareggiarsi prima del tempo. Osservando e affondando, al momento opportuno. Anche se il pédigrée non è sempre pulito. Anche se il passo, talvolta, si affatica. Anche se le esitazioni vanno e poi, puntualmente, ritornano. Come nel campionato del Foggia. Ma qui parliamo di terza serie. Dove nessuno è perfetto. E dove i disagi e le incertezze di uno si bilanciano, prima o poi, con gli errori delle concorrenti. Dove il calo di tensione è un problema comune: che può affiorare a metà del cammino o, peggio, quando è partito l’assalto alle poltrone. Ecco che significa esserci e crederci, sempre. Guardate, appunto, il Foggia: che, a novanta minuti dalla fine della stagione regolare, dopo il pari conseguito a Terni, si ritrova a dichiararsi per un posto tra le formazioni che si contenderanno la seconda promozione del girone. Confrontandosi sullo stesso livello delle concorrenti. Anzi: appoggiandosi sul vantaggio di dover esclusivamente vincere, per garantirsi gli spareggi. E’ il regalo prezioso che la formula volubile della classifica avulsa offre ai ragazzi Novelli, ad un certo punto del torneo abbastanza distanti dalla quinta piazza per demoralizarsi, ma non troppo lontani per arrendersi. Proprio così: oggi, alla vigilia dell’ultimo capitolo della regular season, il Foggia è virtualmente favorito nella corsa ai playoff. Come mai era accaduto, nelle trentatre puntate precedenti. Strano, ma vero. Ovviamente, il diritto agli spareggi andrà guadagnato: e il Crotone non è un cliente semplice. Tutt’altro. Malgrado il suo terzo posto inattaccabile lo privi delle sufficienti motivazioni e il raggiungimento della seconda poltrona sia oggettivamente improbabile. Quello che conta, tuttavia, è che il Foggia possa essere proprietario del proprio destino. E depositario di un entusiasmo tutto nuovo, recuperato con pazienza e lavoro, lontano da occhi indiscreti. E poi il tecnico, recentemente, parlava del momento del suo Foggia: del momento giusto. Cioè dell’atmosfera ideale creatasi attorno alla squadra. E se Novelli, tradizionalemnte ermetico, si sbilancia così, evidentemente qualcosa lo spinge a forzare le parole. E’ un buon segnale. In attesa di quello che accadrà.