venerdì 22 maggio 2009

Il campionato (vinto) del Foggia. E di Novelli

Novelli, ad un certo punto di questo campionato, sembrava destinato ad allontanarsi dalla sua stessa panchina. Non una, ma forse anche due volte, come giurano gli osservatori più attenti alle cose del Foggia. Il rapporto con l’ambiente faticava a sbocciare: il carattere del tecnico salernitano non è eccessivamente morbido e la gente di Capitanata, quando si tratta di pallone, pretende. Non aiutava neppure il rendimento della squadra: intraprendente in casa e remissiva fuori. E, comunque, mai affidabile sotto il profilo della continuità. Quindi, vicina al quartiere dei playoff, ma sempre al di qua della soglia della soddisfazione: tranne in pochissime circostanze. Non soccorreva neppure il target al quale il club aveva affidato l’organico: ringiovanito, ma ancora vincolato a qualche cognome più robusto (Salgado, Pecchia e Del Core su tutti). Eppure, Novelli ha resistito. Con qualche apprensione. Mordendosi la lingua, talvolta. Fingendo di non ascoltare. E sbottando spesso. Rifinendo, tuttavia, il progetto abbozzato: offrendo stabilmente, cioè, la maglia a gente armata di appetito. Come Germinale, Troianello, D’Andrea e altri ancora. Uomini con il quale il Foggia è arrivato sino in fondo. Ovvero agli spareggi per la B, cammino sabbioso sul quale incrocerà i tacchetti con il Benevento, la formazione più attrezzata in assoluto. Novelli, dunque, ha saputo guadagnarsi un po’ di rispetto, se non di stima. E, con lui, la società. Che, magari, ad un determinato momento della stagione, avrebbe potuto rammaricarsi di se stessa e delle sue idee programmatiche. Ma che, però, non ha vacillato, riuscendo a garantirsi la ragione. La ragione che, ogni tanto, può surrogare il sentimento, se questo evapora presto. Intanto, comunque vada (serie B o no: ma vale sottolineare che i favori del pronostico non si fermano in Puglia) il Foggia ha già vinto il suo campionato. Il campionato della credibilità. Sopravvivendo ai suoi stessi dubbi, innanzi tutto. E il suo campionato l’ha vinto, ovviamente, pure Novelli. Malgrado un calcio non sempre esauriente e certi atteggiamenti pubblici abbastanza insofferenti. Novelli, cioè l’unico allenatore del Foggia ad aver conservato, negli ultimi anni, l’incarico per l’intero torneo. Nessuno ci avrebbe giurato.