mercoledì 6 maggio 2009

Lecce, ora è il momento

Disgregata e svilita. Cotta, come sottolineava Gigi De Canio ai suoi, a svantaggio ancora da recuperare. La Juve era quella che immaginavamo alla vigilia. Niente di più e niente di meno. Psicologicamente vulnerabile. Pure da un Lecce povero, ma di nuovo combattivo. E, almeno, motivato. Un Lecce che è ancora nel vivo della battaglia. Quella battaglia strana in cui nessuno trova l’energia o il guizzo per allontanarsi dalla porta della retrocessione. Né il Bologna, né il Torino. Né lo stesso Chievo. E dove rientra per intero la Reggina. Il punto guadagnato nell'ultima fatica, intanto, offre solo speranze da cullare. Che conviene coltivare, sino in fondo. Nessuno si illuda: però, se non altro, la squadra esibisce nuovamente la rabbia smarrita. E un’organizzazione tattica fruibile, sulla quale addossare la disperazione e la sete del risultato. Nessuno si inganni: però la salvezza, nonostante tutto, è addirittura ancora possibile. E il Lecce, probabilmente, può disputarsela finlla fine. Vale crederci: e poi non costa nulla. A condizione che, domenica, Castillo e compagni superino il Napoli, a domicilio. Anche per questo, il club salentino decide di incentivare la gente, ribassando sensibilmente il costo dei tagliandi d’ingresso. Si usa, in questi casi. E, dall’altra parte, in certe situazioni, si usa anche rispondere. Congelando le polemiche, gli screzi e la contestazione. Ora è il momento.