sabato 3 maggio 2008

La ritorsione del Martina

Ancora sul Martina. Lo dobbiamo. Perché il club continua a ritenersi (giustamente, dicevamo) mortificato dalle decisioni della Commissione Disciplinare prima e della Corte di Giustizia Federale dopo: che mantengono, di fatto, il Lanciano in terza serie. Confermando alla formazione diretta da Florimbj la gogna della C2: arrivata, peraltro, sul campo. Il presidente Chiarelli, allora, con una nota, ha assicurato l’indisponibilità della squadra ad onorare l’ultimo capitolo della regular-season (domenica, al “Tursi”, dovrebbe scendere il Perugia). Per ritorsione, ovviamente. Mentre scriviamo non sappiamo se il vertice societario ha già ufficializzato la rinuncia alla gara in Lega. O se la minaccia, con il passare delle ore, si ammorbidirà. Né se il gesto è ostativo al concetto di partecipazione sportiva oppure no. Riteniamo, però, che quasta formula di protesta sia la più sensata: perché civile. E, forse, anche infruttuosa. Come qualsiasi altra, del resto. Come troppi discorsi spesi in passato. Come la pazienza dimostrata da una piazza già abbondantemente bistrattata dal Palazzo. Questa volta, il vittimismo non c’entra. E non c’entra neppure il verdetto emesso dal torneo. E’, piuttosto, una questione di regolamenti inevasi. Al di là degli errori della squadra in un anno orribile. E anche della società che la dirige.