lunedì 5 maggio 2008

Monopoli, cede anche l'immagine

Prima cede il morale (la strada si è complicata da un po’ e certi segnali, evidentemente, non andavano sottovalutati). Poi cede l’ingranaggio (la sconfitta di domenica, di fronte al Valdisangro, è uno smottamento devastante, una resa maturata nel tempo e ufficializzata in dirittura d’arrivo). Quindi, cede la classifica (il Monopoli, novanta su cento, è tagliato dalla sessione suplettiva dei playoff: e non basterà neppure vincere l’ultimo match della regular-season, oggi, per riconquistarla). A seguire, cede la panchina di Trillini, esonerato per la seconda volta in una stagione. Infine, cedono i nervi (un incontro ravvicinato tra un protagonista del campo e un operatore dell’informazione sfocia in un litigio acre). E, con i nervi, anche una buona porzione d’immagine: perché sulla squadra calano le ombre del malaffare e si arrampica il tarlo del dubbio. Perché l’ultimo risultato negativo ha incrociato troppi riscontri in sede di pronostico, lì dove il calcio e le scommesse si inseguono e si sposano. Insospettendo la società. E, quindi, chi dovrà indagare. Il campionato del Monopoli finisce male, malissimo. Ancor prima di concludersi. E l’atmosfera, attorno, appare sin troppo deteriorata. A conferma di certe sensazioni ormai antiche: l’ambiente paga qualche rancore e molte distonie. Quelle che abbiamo raccolto. E anche quelle occultate durante il percorso dalle ragioni della convenienza comune. Inutilmente, ci sembra.