martedì 6 maggio 2008

Lecce, ultima chance

Il Lecce si ferisce nuovamente. E sanguina forte. Complicandosi il percorso: con quelle espulsioni (prima di Diamoutene e poi del portiere Benussi, che blocca un avversario appena fuori area), con quel gol del pareggio permesso a Godeas, uno che nel Mantova segna assai spesso, e con quell’atteggiamento un po’ indolente che limita la fame della formazione di Papadopulo e che, più o meno direttamente, minaccia una gara già sbloccata, ma non ancora archiviata. Di più: rischiando il peggio (Rosati neutralizza un penalty). Il pareggio che fiorisce dalla gara consumata contro i virgiliani, alla fine, possiede vagamente il sapore della resa: la resa alla lotteria dei playoff. Accade, nel frattempo, che l’Albinoleffe confermi la seconda piazza e che il Bologna, contestualmente, recuperi la terza posizione. Scavalcando proprio i salentini. Che, a questo punto, possono rivalersi soltanto vincendo sabato prossimo, in casa della vicecapolista nell’ultima sfida diretta. Non è detto, però, che sia sufficiente. Anzi, è persino faticoso crederlo. Il calendario, però, concede l’ultima chance. E, al di là di ogni considerazione, è una chance seria. Non tutto, cioè, è perduto. Anche se qualcosa è svanita: un pizzico di sicurezza, innanzi tutto. E poi quella scia felice sulla quale il Lecce sembrava essersi ultimamente aggrappato. Il sogno, tuttavia, non è ancora del tutto sconfitto, questo no. La B, del resto, è la solita fonte di emozioni che non si esauriscono facilmente. E il coach ci crede ancora. A lui, peraltro, spetterà il compito più impegnativo: rimotivare il gruppo. Generalmente, ci riesce. E, sin qui, alle sollecitazioni il collettivo ha sempre risposto. Il problema è che l’imminente trasferta lombarda sembra l’ultimo appello. Anche il cammino della seconda serie si sta riducendo: strano, ma è così.