domenica 29 marzo 2009

Grottaglie, di nuovo nel vortice

Di nuovo dentro il vortice. Bisognerà abituarsi. Il Grottaglie torna a rincorrere e si reimmerge nelle calde acque dei playout. Il pareggio, in certe situazioni, non assolve. Anche se il pareggio arriva in un derby, che è storicamente sfida nell’incognito. Ma il risultato va accettato: perché espresssione di un match sgualcito e tirato, senza fantasia. La formazione di Dino Orlando non possiede il guizzo, non trova il cambio di passo e neppure l’affondo. L’approccio alla gara, anzi, non è (non può esserlo) rilassato. Gioca di più dell’avversario, è vero. Ma senza incidere eccessivamente. Carteni, tuttavia, sblocca ad avvio di ripresa, esattamente quando il Grottaglie sfrutta un’intuizione di D’Amario, che si accomiata dalla monotonia del gioco. Tutto appare improvvisamente più bello, ma così non è: Latartara, appena più tardi, va fuori (doppia ammonizione). Nella difficoltà, Camassa e soci sembrano però compattarsi e infittire l’intensità. Tanto da confidare nella conduzione della partita sino in fondo. Sbagliato: Malagnino, in collaborazione con Galeandro, trova la soluzione vincente, a un quarto d’ora dalla fine. E sul derby cala il sipario. Mentre, da altri campi, arrivano cattive notizie. E una sola nota lieta, il pareggio interno del Matera, società e squadra in emergenza e confusione. Una formazione in più su cui impostare la rincorsa. Anzi, il concorrente più debole, in questo momento. Dettaglio banale, però: se il Grottaglie tornerà sconfitto, ad esempio, da Nocera, domenica prossima. Il rush finale è cominciato. E la sensazione è che il pareggio, ora, servirà sempre meno. Ce lo aspettavamo: adesso lo sappiamo ufficialmente.