domenica 1 marzo 2009

Guberti, l'uomo in più

Il Bari non tradisce, a Mantova. Colpisce, raddoppia e si stringe al Livorno, in vetta. Issandosi, sempre di più, su una qualità di fabbrica che, evidentemente, ha imparato a sfruttare con frequenza matematica: la personalità. E, perché no, approfittando delle indecisioni altrui (del direttore di gara: onestamente, il primo sigillo – quello di Guberti - è viziato da un movimento in offside e poi, magari, c’è anche dell’altro). I numeri, però, cominciano a riconoscere senza ombre lo spessore di certe argomentazioni. Dunque: la formazione affidata alle cure di Antonio Conte passa in trasferta per la sesta volta, dall’inizio del torneo. E undici risultati positivi di fila (sporcati da solo quattro pareggi) sono dettagli aggressivi. Oltre che impegnativi. Altro dato: ieri, il Bari coglie il primo successo senza Barreto. Consacrando, nel contempo, il profilo di Guberti, regolarmente decisivo. Il ragazzo arrivato dall’Ascoli nel mercato-bis scrive il suo nome nel tabellino per la terza volta, assicurando soprattutto praticità e cambi di passo. E’ lui l’uomo nuovo. Sembra proprio Stefano Guberti quel qualcuno in grado di garantire il supplemento di intuizioni e di motivazioni necessarie. L’acquisto si è rivelato sùbito giusto. E il ragazzo, linfa nuova al momento più opportuno, possiede il pregio di essersi saputo inserire velocemente nello scacchiere. Prenderne atto è semplice. Prevedere tutto, un po’ più difficile.