martedì 7 aprile 2009

Bari, solo un match ball sprecato

Anche quarantott’ore dopo, è faticoso cicatrizzare la ferita. Il Bari, inutile sottolinearlo, è ancora sanguinante, intontito. Il match ball sprecato non può lasciare insensibili. E la sconfitta, prima di essere analizzata, va ancora assorbita. Aiuterà la certezza che il Parma, cioè l’inseguitore più accreditato (e, adesso, assai più vicino) non ha sottratto assolutamente nulla, in virtù di una prestazione di personalità e sicurezza e di una arroganza tecnica tardivamente (e inequivocabilmente) espressa. E, certamente, aiuterà di più constatare che il Livorno (perchè al Livorno e alla terza posizione occorre guardare: il Parma faccia ciò che vuole o che può) è sempre a distanza ragguardevole. Cadere nello scontro diretto, tuttavia, è tradizionalmente antipatico. Soprattutto se accade sull’erba di casa, tra quarantamila persone che confidano in un responso diverso. Soprattutto al termine di una gara interpretata con qualche innegabile impaccio (troppi protagonisti navigano al di sotto della soglia abituale di rendimento) e in coda una settimana oggettivamente particolare (per l’attesa, ma anche per l’impegno barese della Nazionale di Lippi). Lo zero a due istantaneo e netto del San Nicola, allora, lascia sul campo qualche quesito, ma pure una risposta: il Bari può persino ritenersi fortificato dalla caduta. Che, intanto, pur non complicando esageratamente il compito della squadra gestita da Conte, suggerisce di mantenere un livello robusto di concentrazione, probabilmente infiacchito dai languori e dall’entusiasmo. La sconfitta, cioè, sembra un’ammonizione senza conseguenze vistose. Che non trascina il timore del cartellino rosso. Anche per la gestione (sobria) del dopo-gara: da parte del tecnico, della società e pure della gente. Allertarsi è obbligatorio, alimentare il disfattismo è criminale. Più intelligente, invece, sarà pensarci su, concentrarsi e sottrarsi dal clima della festa. Che regala sempre problemi: da questo punto di vista, il pallone non si smentisce mai.