sabato 4 aprile 2009

Il Monopoli non sgomita più

Dalla tensione alla tranquillità. E viceversa. E’ il senso del campionato del Monopoli: inadempiente agli albori della stagione, efficace con la mturità, vagamente sognatore nella piena evoluzione del torneo e nuovamente spaurito e molle quando arriva il momento di chiudere dignitosamente il cammino e sigillare aritmeticamente la questione-salvezza. Che, oggi, è pienamente legittima, ma non per questo già scontata. Inutile negare che, adesso, coach Geretto si maceri in qualche apprensione. E che la piazza ufficializzi il proprio disagio. Un disagio che è alimentato dalle prestazioni (la squadra, da un po’, è scarica e non riesce a dettare sul campo le proprie condizioni), dai risultati (la vittoria è un ricordo ormai datato), dalla classifica (la soglia della paura dista solo quattro punti) e dai numeri sparsi (esempio: il miglior realizzatore del Monopoli e dell’intero girone, Ceccarelli, è fermo a quota quattordici da troppe domeniche). Proprio Geretto, già domenica scorsa, nel chiuso degli spogliatoi di Montemarcone, parlava di superficialità nell’approccio alla gara (regolarmente persa, di fronte al Valdisangro): un peccato grave, in questo momento. I cui riflessi non potranno essere trascurati, da qui in poi. A cominciare da domani (al Veneziani scende la Scafatese). In novanta minuti dove il Monopoli dovrà dimostrare di non essersi seduto. E di non aver perso gli stimoli. Cioè, di non essersi ritenuto nel diritto di credersi al di fuori della mischia troppo presto. E sì, perché ora è chiaro: dietro, tutti sono mentalmente immersi nel concetto di battaglia e tutti sgomitano. Il Monopoli, invece, no.