lunedì 20 aprile 2009

Il calcolo naturale della convenienza

La tranquillità è una felicità da conquistare giorno dopo giorno. Che il Monopoli deve ancora guadagnarsi. E, sulla strada del Monopoli, si para il Cosenza già quasi aritmeticamente promosso in terza serie. Ma ancora affamato di punti utili a festeggiare in anticipo. Logico, allora, che sull’erba del Veneziani vincano la prudenza del calcolo e l’urgenza della convenienza. Si pensa, prima di agire: anche due o tre volte. E, tante volte, è meglio non agire. E lasciar scorre il tempo. Ovvio, dunque, che il ritmo diventi nemico del calcolo. Il Cosenza gestisce e fa circolare il pallone; la formazione di De Rosa sorveglia e non aggredisce. Perché non può, oppure perché non è il caso. Del resto, i contrasti e il solido pressing calabrese fanno preferire le argomentazioni ospiti. Ancora: la distanza di qualità e di organizzazione è chiara, evidente. E il Monopoli deve accontentarsi di qualche spicchio di campo e di un pareggio scolpito sin dall’avvio del match. Che va benissimo. Che va oltre qualsiasi considerazione e qualsiasi teoria. Se non altro, perché Turone e compagni si riappacificano, in coda a tempi lunghi, con la continuità di rendimento, regalando una struttura più robusta aalla precedente affermazione di Vibo Valentia. Accontentarsi, talvolta, non è proprio un male. Ma una necessità. O un compromesso astuto. Anzi, assolutamente naturale.