lunedì 20 aprile 2009

Le orme del Bari sul campionato

C’è sempre più Bari, nel campionato. Il Rimini è piegato agilmente (tre a zero), i solisti s’industriano (da Guberti a Kamata, da Gazzi a Donda, autore di una soluzione balisticamente raffinata: è il sigillo del risultato), il Livorno (pari a domicilio) perde un’altra occasione e cede nuovo terreno. Il bagaglio di dieci punti in più sui labronici, cioè dalla terza piazza, sono messaggi precisi che sottintendono la prospettiva di una gestione serena del potere. La serie A è decisamente più vicina. Ed è nitida, nella squadra, la consapevolezza del proprio spessore. Il Bari si garantisce la circolazione di palla e i movimenti giusti, si prende quello che deve e lascia all’avversario gli spiccioli: con aggressività, lucidamente. E’ un gruppo saldo, questo. Più saldo di quanto si potesse sospettare. Talmente saldo da scrollarsi anche il ricordo della sconfitta amara con il Parma, episodio ancora recente che avrebbe potuto infondere apprensione. Non era semplice assorbire la delusione, devitalizzare qualche legittimo timore: ma, evidentemente, la forza vera della gente di Antonio Conte è proprio dentro lo spogliatoio. Ci sono le prove.