giovedì 16 aprile 2009

Benzina per il Bitonto

Benzina per il Bitonto. Il Bitonto che cerca di sopravvivere, cioè di riagganciare la salvezza. Che passa anche dagli scontri diretti: quello con il Grottaglie, innanzi tutto. Sfida che sta per arrivare, peraltro. Benzina per il Bitonto. Il Bitonto che cerca di sopravvivere, oltre questo campionato: qualunque sia il verdetto del campo. Qualunque sia il campionato che potrà interpretare, l'anno prossimo. Benzina per il Bitonto. La benzina di Antonio Fiorentino, proprietario - si dice - del più grande distributore di carburante d'Europa, giusto al confine tra la Francia e il Lussemburgo. Fiorentino studia per diventare il patron - il nuovo patron - del calcio neroverde. E, come tutti coloro i quali si avvicinano al pallone per la prima volta, sembra agitato da entusiasmo genuino e ottimi propositi. “Ho studiato - fa sapere - il sistema-calcio italiano e penso di poter essere utile con la mia razionalità, con la mia la mia esperienza e la mia mentalità da imprenditore del Nord Europa”. Frasi impegnative. Che fanno persino sospirare. E che vanno comprovate, giorno dopo giorno, sull'erba e tra le scrivanie. Perchè il calcio italiano è davvero un meccanismo complicato, un microcosmo misterioso e contraddittorio. E perchè il calcio dei dilettanti è una storia nella storia nella storia, un microcosmo nel microcosmo. Altri ci sono arrivati, felici. E molti sono fuggiti, anche abbastanza presto. Inorriditi o, più semplicemente, svuotati. Nonostante le idee e le convinzioni.