domenica 12 aprile 2009

Noicattaro, aria pesante

La Vigor Lamezia sbriga il proprio compito con umiltà. E capisce che può modellare la sua gara attorno alle esigenze. Pregustando un successo che si trasforma in pareggio davanti al traguardo. Dentro i novanta minuti, il Noicattaro non trova né l’intensità, né la brillantezza, nè molte altre cose, che ufficializzano le difficoltà del momento. Anche se la supremazia territoriale è sostanziale. Partita lenta: per la scientifica strategia vigorina e per gli impacci evidenti che legano il 4-3-3 nojano, molliccio e imballato. Rana si libera spesso, ma poi si perde. Zotti è trasparente, impalpabile. Menolascina è sbiadito. De Pascalis non trova il passo e neppure le misure. Lucioni è fisicamente debilitato: eppure si impegna. E, fortunatamente, c’è l’apporto di Piccinni, soldato volenteroso e utile. Ma l’impronta che resta è quella di De Lorenzo, attaccante di scorta che entra a match inoltrato, disegnando la prodezza acrobatica che vale il punto e scongiura la depressione. Resta, però, il ricordo di un Noicattaro incostante, lacunoso. Nonostante l’estremo tentativo di Rana, a recupero inoltrato, sia vanificato sulla linea di porta da Panico, guardasigilli ospite. Sciannimanico, davanti ai microfoni e ai taccuini, parlerà poi dei problemi di organico che insidiano il percorso. Il volto cupo, però, spiega molto di più: questa volta, il coach ha temuto seriamente quel che non si è verificato. Oggi, intanto, cinque punti sul margine di sicurezza sembrano bastare. Ma questo Noicattaro demoralizzato non può garantire più di quello che può. Né risollevare un ambiente oggettivamente sfiduciato. C’è aria pesante, sarà meglio non distrarsi.