mercoledì 2 settembre 2009

E il Grottaglie attende

Il Grottaglie, oggi, dovrebbe sapere. Se davanti a sè c’è il castigo dell’Eccellenza o la redenzione della serie D, conseguenza diretta di un ripescaggio già conquistato in mezzo all’estate e poi cancellato da una rivisitazione della classifica delle formazioni aventi diritto. A tutto vantaggio dell’Elpidiense, ammessa in quinta serie. Il ricorso, inoltrato e discusso proprio ieri, è tuttavia fondato. Perché le operazioni gestite dal club marchigiano continuano a non convincere: per la modalità e per la tempistica (la documentazione è completata oltre i termini imposti dal regolamento). E un accoglimento della pratica legale, affidata alla competenza e all’esperienza dell’avvocato Chiacchio, non meraviglierebbe. Teoricamente. Il punto nodale della questione, però, è un altro. E’ sin troppo evidente che al Grottaglie servirebbe uno sponsor serio. E politicamente convincente. Cioè una garanzia: per ottenere quello che sembrava un diritto. La speranza è che il presidente Ciraci abbia trovato il canale giusto. E, soprattutto, che la giustizia sportiva applichi il buon senso. Cioè una soluzione all’italiana. Comoda, anche se tecnicamente discutibile. Traducendo, che venga deciso un ripescaggio in sovrannumero. Utile a salvaguardare le posizioni dell’Elpidiense e del Grottaglie, contemporaneamente. Certe volte, la manipolazione delle norme sono l’epilogo migliore. O il più conveniente: per tutti.

Il ricorso è accolto. E il Grottaglie è in D. La linea difensiva dell'Ars et Labor è completamente premiata. Di più: la richiesta di ripescaggio in sovrannumero è addirittura rigettata dall'Arbitrato del Coni. Il club jonico, cioè, dovrà sostituire l'Elpidiense. E non semplicemente accodarsi. Segno evidente che le ragioni della pratica legale erano saldamente fondate. Più di quanto si sospettasse.