domenica 13 settembre 2009

Il Gallipoli sta diventando squadra

Terzo pari, terzo punto. In quattro partite. Non è un cammino particolarmente eccitante, ma il passo del Gallipoli è rispettoso dei programmi con i quali la stagione è stata impostata. In ritardo eccessivo, peraltro. E, innanzi tutto, della caratura dell’organico frettolosamente affidato alle cure di Giannini, pochi giorni prima dell’esordio nel campionato di B. Tre punti, anzi, sono un approccio morbido: considerate, appunto, le premesse. Assolutamente al di là di qualsiasi contesto logico. Sul terreno di casa (si fa per dire, il club jonico è e sarà per molto tempo ospite del Lecce), di fronte all’attrezzato e meglio rodato Sassuolo, il Gallipoli spera oltre tutto nel primo successo, svanito in prossimità della dirittura d’arrivo. Consolandosi, tuttavia, con la consapevolezza di aver guadagnato in compattezza, in credibilità tattica e in affidabilità. Elementi che verranno buoni più avanti e che, alla distanza, peseranno molto di più dei due punti evaporati ieri. Un mese dopo, cioè, il Gallipoli comincia a diventare una squadra: dettaglio onestamente arduo da prevedere. Una squadra, depositaria del proprio destino e con un domani davanti a sè. Da soppesare e, evidentemente, da interpretare. Un domani, però, da affrontare con la prospettiva della crescita graduale e complessiva. Senza il pericolo di infilarsi nell’incubo di un’avventura storica appena annusata e già avviata ad esaurirsi.