martedì 1 settembre 2009

Primo derby, prima vittoria

Il primo derby è l’occasione migliore per impossessarsi della prima vittoria. Il Brindisi lavora la resistenza del giovane Noicattaro, lo accerchia e lo punisce. Due a zero, risultato pulito. Che trascina, olre tutto, indizi più confortanti: dal rientro in organico di Taurino al felice ingresso nei meccanismi di Panarelli (è suo, peraltro, il destro che sblocca il parziale); da un atteggiamento di squadra più consapevole e accorto alla ritrovata lucidità di Moscelli. Passando per la reattività mostrata da Galetti. E in attesa che il paulistano William Da Silva, artigliere di manovra appena prelevato dal Taranto, si inserisca nell’ingranaggio. Nell’evoluzione del Brindisi, però, pare inserirsi anche la questione tattica. Sul campo, rivela coach Silva, i protagonisti e i loro movimenti l’hanno obbligato a modificare il modulo di partenza: tanto che il 4-3-1 2, oggi, sembra offrire più garanzie del 3-4-3 dik partenza. Nessuna bocciatura, però. Neanche per il tecnico pavese: l’inversione di rotta, del resto, non è un sintomo di debolezza, come qualcuno potrebbe essere orientato a pensare. Ma un segnale di praticità. E di intelligenza.