sabato 5 settembre 2009

Il regalo del nemico di sempre

Grottaglie in D. E Manduria in Eccellenza. La catena dei ripescaggi premia il rivale più antico dell’Ars et Labor. Che è causa della felicità propria e della soddisfazione del nemico di un tempo. E, forse, da oggi meno nemico di ieri. Il nemico che, fino in fondo, ha confidato nelle ragioni altrui. Tifando per la concorrenza e, contestualmente, per se stesso. Il club biancoverde recupera un po’ del terreno perso in coda al suicidio societario di tre estati fa e anche un po’ di credibilità. E, ovviamente, pure qualche sorriso: anche se la tifoseria non ha dimenticato (come potrebbe) quella brutta storia, né completamente assorbito il dolore. Rimanendo stordita per un po’. Così tanto da non perdere la passione, malgrado qualche delusione rimorchiata dopo la caduta negli inferi del pallone regionale. E, probabilmente, così tanto da gioire del regalo ottenuto dal nemico di un tempo. Senza inciampare nel minimo pudore. E senza preoccuparsi dell’imbarazzo di dover ringraziare il Grottaglie. Sicuramente il fastidio maggiore: ma tant’è, il calcio è anche questo. E, spesso, si diverte così.