lunedì 14 settembre 2009

Monopoli, leader che sa soffrire

Balistreri trova il varco e la partita cambia, consegnandosi ad una squadra che soffre un tempo intero, ma che dimostra anche di saper soffrire. E, cioè, di ribellarsi: ancora una volta. Che, di fronte al pressing e all’applicazione dell’avversario, smarrisce e poi ritrova smalto e cordinate. Il Monopoli supera la Vibonese e si scopre capoclassifica, al fianco di concorrenti più reclamizzate. Eppure, il match della formazione di Pellegrini fatica a decollare. Perchè accusa lentezza nelle operazioni di impostazione. Perché difettano il ritmo e le accelerazioni. Perché il sacrificio e il mestiere sorreggono la prestazione concreta e spartana dei calabresi. E perché il Monopoli si lascia imbrigliare e irretire: tanto che la manovra si sgrana, diventando sufficientemente prevedibile. Altro dettaglio: in mezzo al campo, nei contrasti, la cerniera della Vibonese è più risoluta. Oltrepasato l’intervallo, tuttavia, Lanzillotta e soci appaiono sùbito più fluidi e incisivi. La squadra comincia a fraseggiare meglio, più lucidamente, fino a forzare il dispositivo ospite. Da qui in poi, è tutta un’altra partita. Che la Vibonese dovrebbe interpretare differentemente, provando a forzare. Ma il Monopoli è ormai più sicuro di sé: quanto basta per controllare l’ultimo quarto dell’incontro, arginare le deboli controdeduzioni dell’undici di Galfano e scalare la classifica, che incoraggia gli appetiti. Classifica assolutamente inattesa: da vivere e gestire con intelligenza. E da interpretare come uno stimolo. Senza lasciarsi fuorviare.