mercoledì 16 settembre 2009

E la Promozione dribbla il regolamento

Si rincorrono voci strane, nell’universo del dilettantismo pugliese. E si configurano situazioni paradossali. O, quanto meno, particolari. Avallate dai regolamenti o, meglio ancora, dalle differenti calendarizzazioni dei campionati. Quello di Eccellenza, per esempio: già partito da tre turni, compreso quello infrasettimanale che si consuma oggi. E quello di Promozione, più direttamente coinvolto nella questione, che invece parte domenica prossima. Vediamo: e, intanto, torniamo alle giornate conclusive della stagione passata. In cui qualche protagonista ha rimediato una, due o più giornate di squalifica: routine pura, ci mancherebbe. Punizioni totalmente o parzialmente da scontare: adesso. Succede, però, che alcuni club di Promozione abbiano individuato l’escamotage per dribblare l’inopportunità della squalifica. Cavalcando, appunto, le norme. Senza, peraltro – è bene sottolinearlo – infrangerle. Dal punto di vista formale. Ma non da quello puramente morale. Avendo cioè ceduto temporaneamente (parliamo, dunque, di prestito) i cartellini degli squalificati a società inserite nel torneo di Eccellenza. Con le quali, in realtà, non si sono di fatto neanche mai allenati. E con le quali, tuttavia, hanno potuto scontare la squalifica (non disputando, appunto, i primi tre impegni di campionato) e, quindi, riconquistando la libertà di espressione. Traducendo, si tratta di trasferimenti fittizi. A squalifica scontata, ovviamente, i prestiti tornano alle rispettive basi di partenza. Prima, ovviamente, della partenza del campionato di Promozione. Con la facoltà di partecipare alla prima gara. Chiaramente, non serviranno eventuali reclami di questo o di quell’altro club: l’operazione è tecnicamente pulita. E ampiamente consentita. Da sempre. Chiaro, nessuno è colpevole. O, forse, un colpevole c'è: la calendarizzazione (quest'anno, per la prima volta, i due campionati non partono contemporaneamente). Ma la storia meritava di essere raccontata. E, soprattutto, merita di essere approfondita, quanto prima. Certo: ora, ormai, è tardi. E non si potrà più ovviare al problema. Ma il dato di fondo rimane. Sarà bene organizzarsi per il futuro. E la Federcalcio di Puglia dovrà ideare una soluzione efficace.