domenica 27 gennaio 2008

Galderisi, approccio in umiltà

La nuova pausa, esageratamente ravvicinata alla precedente, stoppa antipaticamente il campionato di C1 (a proposito: era proprio necessaria?). Se avvantaggerà, tuttavia, il Foggia, che riparte con Galderisi in luogo di Campilongo e che, innanzi tutto, necessita di riorganizzarsi. Mentalmente, tecnicamente (anche Cardinale è partito: destinazione Pescara) e tatticamente. Il nuovo coach, anzi, sta già studiando. Dimostrando entusiasmo (un ingrediente scontato, in certi frangenti) e anche umiltà. Nell’accettare senza riserve e senza superiorità un dvd recapitatogli da un gruppo di sostenitori: con il quale potrà ripercorrere le tappe esterne della squadra, mai troppo convincente fuori dallo “Zaccheria” (gara di Sassuolo a parte, agli albori del torneo). E nel distribuire le prime dichiarazioni. Ad esempio: «Il mercato? Prima voglio rendermi conto dei giocatori di cui dispongo». E poi: «Non mi permetterei mai di rilasciare giudizi sull’operato di un collega, soprattutto quando non conosco molte cose». Cartolina destinata a Campilongo, chiaramente. E che gireremmo, forzando la situazione, ad Antonio Conte, tecnico del Bari, ultimamente assai aspro (o spocchioso?) con il suo predecessore Materazzi e, ancora prima, offensivo nei confronti dell’Avellino, avversario recente. I vizi antichi, evidentemente, non evaporano mai: l’allenatore ha ereditato la lingua del giocatore. Questa volta, però, manca la robustezza politica e la protezione della Juventus. La provincia è un’altra cosa. Come l’educazione: Galderisi, almeno, lo sa.