mercoledì 23 gennaio 2008

Ombre da vertice

Calcio ruvido e poca qualità. Il derby di Barletta decreta il controsorpasso e riporta il Bitonto ad inseguire. Poteva accadere, è successo. A vantaggio della squadra, quella di Chiricallo, che riesce a segnare, ma non ad incrinare un equilibrio sostanzialmente inalterato: dentro e, soprattutto, fuori la gara. E a vantaggio dell’Aversa, che riduce il gap dalla prima posizione (attualmente, quattro punti contro i nove del recente passato): cioè l’avversario che più sta godendo delle alterne vicende delle due battistrada. Calcio ruvito e molte pressioni corrosive. Proprio Chiricallo, a fine match, distribuisce concetti sinistri, facendo ipotizzare “un periodo di pausa” (immaginiamo ponderato nel tempo) in contrapposizione alle valutazioni eccessivamente critiche della piazza nei confronti della società e, di riflesso, della squadra (sarebbe stata prevista, in caso di mancata vittoria sul Bitonto, una contestazione massiccia). Traducendo, dimissioni che, il giorno dopo, non trovano tuttavia conferma. Restano, invece, le parole stizzite – dirette anche ad una parte della dirigenza - e qualche ombra. E un certo disagio che, evidentemente, affiora con forza. Perché, ancora una volta, l’abitudine a non pazientare e la presunzione di credersi impermeabili alla forza degli avversari si rivelano cattivi consiglieri. Di più: nemici potenti. Che, a Barletta, non hanno trovato ancora antidoti efficaci. Malgrado le esperienze di un passato ancora vicino.