lunedì 2 giugno 2008

Bari, è già domani

Antonio Conte pretende sino in fondo spessore e sentimenti e il Bari si adegua. Il due a due di Verona, casa del Chievo, è prezioso unicamente sotto il profilo dell’immagine, che la squadra tutta ha tenacemente rivalutato nell’ultimissima parte della stagione. Rincorre e aggancia, il Bari. La prima volta e anche la seconda. Preparando idealmente il cammino all’anno che verrà. In cui, senza timore di dichiararlo, il club e lo stesso tecnico ripongono infinite aspirazioni. Anche per questo, sin da adesso, si parla compiutamente di mercato. E, per questo, il coach comincia a dettare le sue condizioni: «Stiamo già lavorando per allestire una squadra che si nutra di gente di sostanza, prima ancora che di nomi e cognomi. I rinforzi che verranno dovranno possedere caratteristiche precise, propredeutiche al modulo di gioco che voglio attuare. Se vogliamo essere protagonisti, non si prescinde da questi passaggi». Parole chiare, in linea con il personaggio. Parole chiare: che, da tempo, non si ascoltavano sull’Adriatico. A Bari è già domani. Al di là delle volontà di Santoruvo, della partenza scontata di Lanzafame, dell’acquisizione definitiva di Marchese e di qualsiasi altra operazione di rafforzamento. Intanto, però, il Bari cambierà abbastanza, se non molto. Conte ha già consegnato a Perinetti, il diesse, la lista degli acquisti e non nasconde di aver disegnato un elenco degli effettivi ricco di novità. Il domani non può soffrire l’influenza del passato. Anche questo è un segnale. Anche questo è un dato oggettivo. Anche questo è uno spunto di riflessione. Da cui strappare qualche promessa.