sabato 28 giugno 2008

Putignano risorge. Due volte

Putignano è una città (commercialmente vivace e anche gradevole) di ventimila residenti. O poco meno. E ricorda un passato calcistico rispettabile: farcito da qualche campionato vissuto in serie D, quando la C non era frazionata in due segmenti, e da pochi tornei di Interregionale. Da qualche tempo, però, deglutiva amaro: poca Promozione e molta Prima Categoria. Quel che serve, cioè, per galleggiare. In attesa di momenti più felici. Poco sèguito popolare e una struttura obsoleta (lo stadio, malgrado il recente maquillage) non avevano, del resto, invogliato alcun imprenditore a investire e programmare il rilancio del pallone nella terra del Carnevale. All'improvviso, invece, Putignano guadagna in pochi giorni d'estate due squadre nel campionato di Eccellenza regionale. Che è poi una piattaforma credibile (e dispendiosa) per riallacciare un certo discorso. Sì, due. Perchè, in quest'angolo di Puglia, si trasferiscono altrettante realtà divenute altrove un po' scomode: il Noci e il Molfetta. Con tutto il rispetto, tuttavia, a Putignano non si avvertiva la necessità di due club di pari livello in un campionato sufficiente importante come la premier league dei dilettanti. Detto tra noi, alle beghe di campanile crediamo sempre meno. E preferiamo la sostanza. Che, nel calcio, determina i risultati. E non crediamo neppure alla sana competizione cittadina. Il caso, piuttosto, ci sembra chiaro: e questo è uno svilimento di risorse. Niente di più e niente di meno.