mercoledì 25 novembre 2009

Francavilla, ritorno al passato

L’atteggiamento imbarazzante del Francavilla (la squadra è senza personalità, priva di carattere e strutturalmente ancora inadeguata al campionato di quinta serie) e la contestazione robusta della tifoseria in coda alla nuova disavventura interna (passa l'Ischia, questa volta) consigliano (o costringono) patron Distante a ridiscutere la guida tecnica. E a tornare indietro nel tempo. Via De Rosa, coach mai troppo calatosi nella mentalità del torneo e nelle problematiche del gruppo, sussurra qualcuno. Ed ecco, cinque mesi dopo, il profilo di Mino Francioso da Brindisi, nocchiero di quel gruppo (un altro gruppo, diverso nelle sue componenti e differente per caratteristiche) portato ad una salvezza comoda e anticipata, lo scorso campionato. Proprio Francioso, azzerato assieme al suo entourage (direttore generale, direttore sportivo, collaboratori sparsi sul campo) per inseguire il contenimento dei costi di gestione, neanche troppo evidenti. Il ritorno al passato è un po’ la sconfitta della politica di Distante, già obbligato a rivedere in corsa l’organico di partenza e già pronto a ritoccarlo ancora (il presidente non ama la sconfitta e possiede il buon senso necessario per ritrattare: l’ha fatto in passato, lo farà ancora). Ma, forse, può essere energia pura per il futuro prossimo: soprattutto se, come sembra, dovessero rientrare nell’universo del Francavilla figure professionali frettolosamente accantonate. Anche perché c’è ancora un intero girone di ritorno, per rimediare ad una retrocessione che, oggi, sembra l’epilogo più naturale.