martedì 24 novembre 2009

Il messaggio del Brindisi

Motivato. E, per diversi tratti, brillante. Agile nell’esposizione della manovra, rapido. E anche sicuro di sé. Iperattivo in Moscelli, pericoloso con Fiore, testardo nella ricerca del gol. Ma anche in vantaggio due volte: e due volte raggiunto. La bella prestazione del Brindisi non significa vittoria: perché, come dicevamo, il Barletta reagisce e sa mantenersi vivo. Ma la formazione di Silva percepisce la luce oltre il tunnel e si inventa molte situazioni che possono aiutare a tranquillizzarsi. Il gruppo si ritrova. Perché ritrova la coralità di espressione. E perché immagina che, certi argomenti, possono rivalutare il cammino. Il Brindisi si rinnova. E il derby gli lascia coltivare nuove ambizioni. Che non arrivano dal risultato finale, ma dalla radiografia della partita. Una partita assolutamente distante dalle abitudini del campionato, ma ugualmente preziosa. Dove Taurino e soci si riappropriano dell’identità perduta e anche del concetto di mutuo soccorso ultimamente sbiaditosi. Prima che cominci il match, quell’abbraccio vistoso della squadra, sinonimo di blocco unico e unito, è per la platea, ma è soprattutto una necessità interiore. E diventa messaggio, traccia, binario.