lunedì 16 novembre 2009

Il futuro assai grigio del Fasano

Se il Fasano possiede ancora un futuro, il futuro è assai grigio. Al di là dei risultati del campo. L’ultimo dei quali (zero a tre a Grottaglie) è, tuttavia, indicativo sulle condizioni psicologiche con cui la squadra di Geretto, già angustiata dai problemi di organico (numericamente e qualitativamente parlando) dovrà convivere. Al di là della classifica: il gap con la soglia della salvezza, al termine del derby, si è ampliato. E al di là del calcio praticato: Pistoia soci si autopuniscono con un maldestro intervento di Prete, che apre la starda all’Ars et Labor, finendo con il pagare l’insuficiente forza d’uro in fase di possesso e la fatica cronica nelle operazioni di ripartenza, pur non lesinando energia e, talvolta, ardore. No, il futuro è una faccenda più complicata. Che passa attraverso la gestazione societaria e una raccolta di capitali più deludente del previsto. Che ha già fatto fuggire qualche effettivo dell’organico: malgrado in conferenza stampa Geretto si ribelli, adducendo motivazioni che, in realtà, mascherano timidamente la realtà. E che potrebbero completare il processo di disgregamento dello spogliatoio. Voci di corridoio, addirittura, insinuano che il Fasano possa piegarsi prima della fine del percorso: che, cioè, il campionato possa esaurirsi prima del tempo. Che le difficoltà economiche del club possano spazzare tutte le speranze a metà campionato. Disfattismo o verità, il disagio esiste. Se non altro, perché se ne parla. E perché la lista dei convocati (sui diciotto in lista a Grottaglie, solo cinque senior) non mente.