martedì 17 novembre 2009

Il Grottaglie riparte

L’obiettivo dichiarato era cancellare il rovescio di Benevento: che coach Enzo Maiuri sembra aver sofferto profondamente, al di là della semplice espressione numerica del risultato (quattro a zero). E il derby con il Fasano cancella il pessimo ricordo della trasferta sannita: lasciando, anzi, stagnare il Grottaglie nell’immediato ridosso delle prime cinque della classe. La vittoria sull’erba di casa è limpida nel punteggio, ma frutto di una gestione del match non sempre chiara. E, comunque, fortemente agevolata dalla precipitazione in fase di fensiva dell’avversario, a ostilità appena aperte, che regala il sigillo del vantaggio. Quello che, poi, indirizza il resto della gara. In cui l’Ars et Labor si presenta con l’atteggiamento giusto, muovendosi coralmente, praticando una manovra fluida. E dove, più tardi, D’Amblè e soci si irretiscono di fronte ad un Fasano che battaglia, finendo per perdere smalto e brillantezza. Ma riuscendo ugualmente a chiudere il conto con largo anticipo. Sono, cioè, le modalità della partita a scrivere il corso dei novanta minuti: più dello stesso Grottaglie, che – però – recupera il morale e la strada. E che, oggi, si guarda indietro, rallegrandosi: ripescata a settembre, partita in ritardo e modellata a torneo già avviato, in questo momento la formazione di Maiuri è la migliore espressione del calcio pugliese di serie D. Dato, questo, che sottolinea la mediocrità di un campionato unanimemente ritenuto, prima che cominciasse, decisamente migliore nei contenuti e tecnicamente avversato dalla presenza di cinque under obbligatori in ogni confronto. Ma che non può neppure sottacere il lavoro serio di un gruppo nato e crescuto senza pedigrée, ma umile quanto basta per inseguire un traguardo che, adesso, la squadra non sa neppure ipotizzare.