venerdì 21 novembre 2008

Benvenuto, Sanderra

Benvenuto, Sanderra. Il Barletta, a cui è stato appena affidato, ora necessita di serenità spendibile. Nello spogliatoio e, quindi, in campo. Ovvero di un contributo robusto. Il campionato, all’improvviso, si è complicato. E il problema di fondo non sembra essenzialmente tattico. Né tecnico. Anche se va capito perché qualcosa continua a difettare in una squadra che, proprio sotto il profilo tecnico, dispone di materia prima persino interessante. No, il disagio del Barletta, ultimamente, si arrampicava sui problemi relazionali tra la squadra (o parte di essa) e il vecchio coach, Chiricallo. Invitato martedì a lasciare l’incarico. Dopo diversi episodi (uno su tutti, il caso-Romano) e in coda ad un rapporto lungo, ma anche incrinato. Cioè logoro. L’epilogo era atteso, ormai. E di divorzio si parlava, da tempo. Procrastinato dai risultati affiorati negli ultimi tempi, ma non scongiurato. E ufficializzato da un feeling (tra il vecchio tecnico e la piazza) mai realmente fortificato. Benvenuto, Sanderra. Per il nuovo nocchiero il compito è severo. Ma non è detto, però, che sia impossibile. Purchè l’ambiente tutto accorra in soccorso. E chi scende sul campo si accodi.