domenica 16 novembre 2008

Francavilla, un punto e qualche segnale

Motivazioni da derby e una certa aria da bassa pressione. Il Francavilla forza sùbito il dispositivo difensivo del Grottaglie e fa la gara. Sembra più solido, ma è solo illusione. Il Grottaglie pareggia e, alla fine, ognuno ottiene quello che è lecito: un punto. La squadra di Francioso naviga in mezzo ad un difetto di personalità che ne limita le intenzioni e gestisce male un po’ di situazioni, che l’avversario dimentica peraltro di capitalizzare. La soluzione del doppio centravanti (Sergi più Galeandro) funziona in avvio di match, ma poi si stempera. Malagnino possiede volontà, ma non trova le zolle per dettare il guizzo. In mezzo al campo la quantità non genera qualità. E il malcontento sembra allargarsi. Qualcosa ci dice che Sergi, già pubblicamente minacciato dal patron Distante sette giorni prima, sia destinato a riparare altrove. E qualcos’altro ci lascia pensare che il tecnico rischi molto più di qualcosa: assisteva al match, dalla tribuna, Dino Orlando, uno che non è abituato a muoversi senza motivo, la domenica. Ma il punto è un altro e va focalizzato: l’ambizione (dichiarata, ma anche quella più reale, considerato il patrimonio tecnico) del Francavilla è la salvezza. Obiettivo per cui il mosaico è stato costruito e per il quale è stato stabilito, agli albori della stagione, un certo tipo di budget. Quella salvezza che, al momento, la classifica sembra ancora garantire. Malgrado qualche disavventura che va inserita nel conto. Dimenticarlo è ingiusto. E, oltre tutto, presuppone una rivisitazione: se non degli obiettivi, dell’organico. Operazione che, magari, non spaventerà Distante: uno che, l’anno scorso, da questo punto di vista, è stato premiato. E che, al limite, serviverebbe innanzi tutto a prevenire un pericolo da considerare, cioè la recessione. Pericolo che, oggettivamente, non è ancora così nitido come può sembrare.