domenica 30 novembre 2008

La prima del Grottaglie

Il nuovo Grottaglie di Dino Orlando ha più cuore, più grinta, maggior temperamento. Le idee, però, non abbondano ancora: e, da questo punto di vista, non esiste poi troppa discontinuità con le linee tracciate dalla recente gestione-Del Rosso. Innanzi tutto perchè, per inaugurare una versione nuova, necessita tempo. E poi perchè il nuovo coach dovrà apportare modifiche e tanto lavoro: tatticamente e anche psicologicamente parlando. La squadra, così com'è, è ancora timorosa: di se stessa, innanzi tutto. In vantaggio di un gol (decisivo, peraltro) sull'Angri, s'imparisce presto e, perciò, si abbassa, lasciando il secondo tempo tra i piedi dell'avversario, formazione di categoria attrezzata di un centrocampo tosto, ma non di forza penetrativa. E consentendo ai campani qualcosa in più del lecito, puntualmente sprecato. L'avvicendamento forzato della prima punta Piperissa (acciaccato) con un centrocampista (Carteni, al minuto undici della ripresa: da lì, in avanti, cominceranno a cooperare De Angelis e Pastano) contribuisce poi ad accrescere nel collettivo certe sensazioni: che, mentalmente, non l'aiutano. Ma la vittoria arriva ugualmente: è la prima, da settembre ad oggi, e serve tanto. Non solo al morale, ma anche alla classifica. Adesso si può ripartire: la sicurezza nei propri mezzi arriverà più tardi. I risultati si candidano ad avvicinarla.