giovedì 13 novembre 2008

Sorrisi dal teleschermo

Ecco uno degli epurati di novembre: Shala, svizzero di etnia albanese, in servizio per il Taranto. Scontento e ammutinato in un grigia domenica di sconfitta, appena due giornate di campionato addietro. Quello che, più di ogni altro, si era esposto. Con frasi e atteggiamenti. Contro la società, contro Blasi. Reclamando qualche mensilitä di pagamento, lamentando una gestione organizzativa delle trasferte un po' artigianale, denunciando qualche situazione scomoda o chissà che altro. Dettagli che, all´interno di un gruppo, pesano sempre. E che pesano di più quando debordano oltre i muri dello spogliatoio. Ecco Shala, uno dei rami secchi da tagliare, allontanare. Affinchè il problema possa essere evirato: anche se non alla radice. Perchè i problemi, comunque, restano dentro la scatola delle incongruenze di un club al limite perenne dell´incertezza. Ed eccolo ancora, Shala, qualche giorno dopo, dagli schermi della televisione aziendale. O di famiglia. All'improvviso sereno, sorridente, accomodante. Niente affatto epurato. Ma rabbonito da parole nuove e da uno stipendio transitato nel frattempo. Tutto a posto, dunque. Tutto ricomposto. La patria è salva, perché l´attrito non esiste. Attorno, piuttosto, piovono segnali rassicuranti: il grande gelo è stato solo un equivoco. Prendiamo anche questa novità con simpatia. E guardiamo oltre. Tutto, del resto, può aggiustarsi: basta crederci. Dal di dentro, ancora prima che dal di fuori.