lunedì 17 novembre 2008

Un applauso. E un mezzo sorriso

Dicevamo del derby. Da cui il Grottaglie esce scortato con un applauso. Per aver affrontato impegno e avversario con una formazione obiettivamente raffazzonata e per aver retto con dignità l’avvio prepotente del Francavilla. Anzi, per aver saputo poi rintuzzare puntualmente, per essersi aggrappato ad un pizzico d’orgoglio e per la disciplina spesa nell’espletamento della funzione. Il Grottaglie giovane e operaio non affonda, ma galleggia. E questo è argomento di speranza. Che non consolida la classifica, ma che serve a coltivare fiducia. Chiaro, le occasioni offerte, ad un certo punto del match, dal Francavilla e regolarmente dissipate abbassano il quoziente di soddisfazione, ma la battaglia va vissuta con il migliore degli umori. Perché, ormai è scritto, il campionato del Grottaglie è questo e con questa tipologia di stagione occorre imparare a convivere. In attesa del recupero - fisico e tattico - di gente che, nell’economia del collettivo, continua a possedere un proprio peso specifico (Latartara). In attesa della quadratura definitiva del capitolo-portiere (sinceramente, il nuovo acquisto Di Leo ci è sembrato un po’ goffo in troppe occasioni e il problema, perciò, è tutt’altro che risolto). E in attesa della piena disponibilità (o affidabilità) di qualche altro tassello. Come Triuzzi, escluso ancora una volta dall’undici di base e neppure sistemato in panchina: segnale, del resto, molto più che eloquente. E che consiglia una risoluzione veloce del caso, se c’è un caso.